Gio Ponti 1891-1979
Architetto attivo dal 1927, coltiva il proprio interesse per l’arte e l’artigianato, lavorando – fino al 1930 – per la Manifattura Ceramica Richard Ginori, della quale rinnova radicalmente l’intera produzione, con immediati riconoscimenti della critica internazionale.
Nel 1928 fonda la rivista “Domus”; con l’intento di fondere arte, architettura e design per un ambiente non soltanto funzionale, ma anche in grado di nutrire anche l’anima dell’uomo moderno, nel solco della tradizione classica italiana.
Le sue realizzazioni più note sono, prima della guerra, la villa Bouilhet a Garches, la Casa in via Randaccio e le abitazioni costruite per la sua famiglia e, dopo la guerra, l’insediamento INA Casa nelle vie Harrar e Dessiè (con Figini e Pollini), il grattacielo Pirelli, le ville Planchart a Caracas e Nemazee a eheran, la Concattedrale di Taranto.
Nel corso della sua vita professionale ha disegnato arredi per diverse aziende italiane ed in Internazionali. Dal 2012 Molteni&C riedita alcuni dei sui pezzi più significativi. Dal 1936 al 1961 ha insegnato alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
Fulvio Irace
Docente ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano, è visiting professor all’Accademia di Architettura di Mendrisio.
I suoi interessi di studioso si sono indirizzati da molti decenni sull’architettura italiana del ’900, con una particolare attitudine (ed empatia critica) verso le figure “minori” (da Mollino a Ponti, da Muzio ad Asnago & Vender, Magistretti, ecc) che oggi costituiscono l’inedita costellazione di una storia “diversa”. Su tali temi ha scritto libri e organizzato mostre (da “AnniTrenta”, 1982, a “Facecity”,2012), sempre rifiutandosi di distinguere la storia dalla critica, la filologia dall’interpretazione