Il tragico crollo del viadotto del Polcevera ha suscitato l’attenzione del pubblico sulle numerose realizzazioni infrastrutturali di Riccardo Morandi, spesso con informazioni scorrette e fantasiose congetture a proposito di questa arditissima opera, di cui vengono illustrati il progetto, le fasi di cantiere e la costruzione.

La conferenza ripercorre la formazione scientifica e il profilo professionale dell’ingegnere Riccardo Morandi, illustrandone la personalità e le opere principali, nonché il ruolo da protagonista nel mondo dell’ingegneria architettonica del Novecento.

Nel 1962, con il completamento del ponte sulla Laguna di Maracaibo in Venezuela, una megastruttura di ben 9 km, record mondiale per lunghezza, Morandi raggiunge la fama internazionale e diviene acclamato Maestro costruttore di ponti e viadotti, meritando da Bruno Zevi l’appellativo di “Le Corbusier su quattro ruote”.

Morandi aveva già firmato molti progetti in Italia: il ponte San Niccolò (1946-49) e il ponte Amerigo Vespucci (1954-56) sull’Arno a Firenze, l’estroso mercato con autorimessa Metronio (1956-57) a Roma, il magistrale aeroporto di Fiumicino (1958-60), la centrale elettronucleare (1957-62) sul Garigliano a Minturno, e numerose altre opere in cui ingegneria e architettura, scultura e paesaggio declinano un’originalissima sintesi espressiva. La conferenza affronta anche il problema della conservazione di opere sperimentali, quali sono le costruzioni in cemento del Novecento, che testimoniano l’instancabile ricerca di funzionalità e di bellezza che ha caratterizzato l’architettura-ingegneria italiana del dopoguerra.

 

Marzia Marandola

Ingegnere e dottore di ricerca, è ricercatore e professore aggregato di Storia dell’Architettura al Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura alla Sapienza Università di Roma. I suoi studi sono rivolti alle grandi costruzione moderne, di architettura e di ingegneria, nelle quali la componente tecnica si traduce in valenza espressiva e dialoga con la ricerca morfologica più innovativa.
In questo ambito ha pubblicato alcuni libri quali: La costruzione in precompresso. Conoscere per recuperare il patrimonio italiano, Il Sole 24ore, Milano 2009 / Richard Meier, Motta Il Sole 24ore, Milano 2009 (in coll. con C. Conforti) / Giovanni Michelucci 1891-1990, Electa, Milano 2006 (in coll. con C. Conforti, R. Dulio).
Ha scritto numerosi saggi su prestigiose riviste italiane e internazionali, alle quali collabora con continuità, quali: Casabella, Arketipo, EDA – Esempi di Architettura (di cui è membro del comitato di redazione), Rassegna di Architettura e Urbanistica. Fa parte del Comitato di redazione degli Annali delle Arti e degli Archivi. Pittura Scultura Architettura” dell’Accademia Nazionale di San Luca; è membro della giuria del Premio Bruno Zevi 2018. Ha partecipato a numerosissimi convegni italiani e internazionali e ha tenuto conferenze in università italiane e straniere.