I valori del design e le potenzialità della professione al centro della conferenza Value Design – The expansion of the profession a cura dell’architetto olandese Ben van Berkel, fondatore dello studio di architettura UNStudio United Network Studio e di UNSense, la divisione dedicata alle consulenze nel campo della sostenibilità. Nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale un nuovo appuntamento per il ciclo dedicato al rapporto tra città e mobilità a cura della Fondazione Ordine Architetti di Genova in collaborazione con Margherita Del Grosso che, assieme a Lorenzo Trompetto, presidente FOA.GE, introdurrà l’incontro.

In questa occasione, van Berkel illustrerà alcuni dei suoi principali lavori su scala internazionale e i progetti di ricerca incentrati sul ruolo inclusivo dell’architettura nella società contemporanea. In particolare, rifletterà sul futuro dell’ambiente costruito presentando una serie di scenari che delineano come la tecnologia, gli sviluppi della mobilità e la ricerca di un equilibrio tra valori culturali ed economici possano cambiare al meglio le nostre città e gli edifici.

 

La rivoluzione digitale ha prodotto numerosi e variegati effetti culturali – sia positivi che negativi – e influenza significativamente il modo in cui progettiamo l’ambiente costruito – sottolinea Ben van Berkel. Se vogliamo progettare con successo ambienti sani, sicuri e centrati sull’uomo, l’applicazione dei dati deve essere attentamente guidata e diretta. Dobbiamo imparare a progettare con i dati, per capire e guidare i loro potenziali effetti analogici. La tecnologia è al servizio del nostro benessere, quando ci consente di vivere e comunicare meglio.

 

Oltre a essere tra i pochissimi studi internazionali che dominano le tre diverse scale del disegno – la città, l’architettura, il prodotto di design – da tempo lo studio elabora tipologie architettoniche adattive per una società in grande trasformazione e immagina modi nuovi per abitare lo spazio.

 

Ben van Berkel ha studiato architettura all’Accademia Rietveld di Amsterdam e all’Architectural Association di Londra dove nel 1987 si è diplomato con lode. Nel 1988 ha fondato il Van Berkel & Bos Architectuurbureau con Caroline Bos, estendendo i loro progetti teorici e di scrittura alla pratica dell’architettura. Nel 1998 Ben van Berkel ha co-fondato UNStudio (United Network Studio), di cui è il principale architetto, che lavora su progetti di architettura, urbanistica e disegno industriale sperimentando metodologie e soluzioni progettuali con l’ausilio di nuovi materiali e tecnologie. Tra le sue opere più note: l’Erasmus Bridge di Rotterdam, la Moebius House nei Paesi Bassi, il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda, la stazione centrale di Arnhem, l’Università di Architettura e Design di Singapore e Raffles City a Hangzhou. Nel 2018 ha fondato UNSense, un’azienda Arch Tech con sede ad Amsterdam che progetta e integra soluzioni tecnologiche umano-centriche per l’ambiente costruito.

Ben van Berkel ha tenuto conferenze e insegnato in molte scuole di architettura in tutto il mondo. Dal 2001 al 2016 è stato Professor Conceptual Design alla Städelschule di Francoforte (2001-2016), oltre a essere stato Visiting Professor presso la Columbia University e la Princeton University. Dal 2011 detiene la Kenzo Tange Visiting Professor’s Chair alla Harvard University Graduate School of Design. Ben van Berkel ha ricevuto molti premi e affiliazioni personali, come l’Eileen Grey Award (1983); la British Council Fellowship (1986); il premio Charlotte Köhler (1991); Membro onorario del Bund Deutscher Architekten (1997); il 1822-Kunstpreis 2003 (per il Museo Mercedes-Benz); il Charles Jencks Award (2007); la Honorary Fellowship AIA (2013) e il Kubus Award (2016).