L’incontro è un’occasione per approfondire le vicende dello sviluppo insediativo del territorio costiero di Ronchi e Poveromo, luoghi della villeggiatura a Nord della Versilia e prossimi a Forte dei Marmi; un territorio seducente, vocato al turismo di élite e che sin dal primo Novecento segna l’architettura e la storia italiane. È qui che importanti architetti si cimentano nella progettazione delle ville che oggi compongono un patrimonio variegato e in qualche modo ‘antologico’. L’evoluzione del paesaggio e la costruzione di nuove abitazioni a partire dagli anni Venti del ‘900 è correlato alla presenza di figure di rilievo della cultura italiana che, affascinate dalla bellezza naturale dei luoghi, decidono di villeggiare in una zona selvaggia e riservata. Ronchi e Poveromo sono un serbatoio di memoria che intreccia le frequentazioni di artisti, letterati, intellettuali e politici, per quasi un secolo, alle vicende storiche, politiche e culturali del nostro Paese.
Le ville di Ronchi e Poveromo, architetture e società 1900 – 1970 è anche una pubblicazione sempre a cura di Massimiliano Nocchi e Silvia Nicoli, promossa dalla Società degli amici di Ronchi e Poveromo e pubblicata da Pacini Editore. Un atlante fotografico nella parte centrale del libro, con immagini di grande qualità, realizzate da Luca Fregoso, illustra alcune delle case più notevoli. La parte finale comprende un inventario di oltre 70 case, che sono state censite e localizzate nella mappa allegata alla pubblicazione.
Massimiliano Nocchi, architetto, svolge l’attività professionale nell’ambito dell’architettura degli interni, della progettazione architettonica e della pianificazione urbanistica; alcuni suoi progetti sono stati pubblicati su libri e riviste di settore. Laureato alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ha conseguito presso lo stesso ateneo il titolo di Dottore di Ricerca; ha curato l’inventariazione del Fondo Leonardo Savioli conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze e sull’opera dell’architetto fiorentino ha scritto la monografia “Leonardo Savioli allestire arredare abitare”. Docente di “Museografia e progettazione sistemi espositivi” presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze coordina un laboratorio di Architettura degli interni presso il Politecnico di Milano, dipartimento di architettura e studi urbani.
Silvia Nicoli, architetta, laureata con una tesi sul rilievo tridimensionale del complesso del Serapeo di Villa Adriana, si è occupata del Patrimonio Culturale e della sua divulgazione digitale. Ha collaborato, con studi in Italia e all’estero, a progetti di pianificazione, disegno urbano e progettazione partecipata. Specializzata in Beni architettonici e del Paesaggio si è dedicata ad interventi di rigenerazione e recupero di edifici dismessi. Ha curato la progettazione grafica della comunicazione di enti ed associazioni. Da più di dieci anni fa parte di Gams, un collettivo di architette, che lavora sulle istanze della città e del territorio con i cittadini.