Primo appuntamento del ciclo “Il lavoro e la distanza: altri modi per pensare al progetto”.

False Mirror Office riunisce cinque architetti accomunati dalla formazione presso la Scuola Politecnica di Genova. A fianco a carriere personali votate alla professione, all’insegnamento e alla ricerca storica, i suoi membri condividono l’interesse per temi differenti, dal dibattito d’architettura a questioni triviali. Convinti che il nuovo non sia altro che l’ennesima rielaborazione dell’esistente, False Mirror Office ri-scopre il passato come il presente, ri-significa la cultura alta come quella di massa, ri-valuta forme e funzioni. Di fatto, False Mirror Office travisa l’Architettura. False Mirror Office è composto da Andrea Anselmo, Gloria Castellini, Filippo Fanciotti, Giovanni Glorialanza e Boris Hamzeian.

Fosbury Architecture è un collettivo di ricerca e design, il cui lavoro ha ottenuto importanti riconoscimenti in concorsi internazionali, dall’Europan13 (Leeuwarden), il Museo di scienze naturali (Torino), YAC (Bologna) e il socialismo sul riciclaggio (Biennale di architettura di Tallinn). Ha partecipato alla Biennale di Venezia 2016 ed è stato invitato a presentare il proprio lavoro alla Ierimonti Gallery di New York, al Royal Institute of British Architects di Londra, all’Adhocracy di Atene e a, a Milano, a Re-Drawing the Theory Re-Drawing the House e Capitalism is Over. Fosbury è risultato il più giovane gruppo italiano selezionato per la Biennale di Architettura di Chicago del 2017, Make New History. Fosbury Architecture è composto da Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi.

Giulia Ricci, redattrice di Domus, modera il convegno.