Lina Bo Bardi. Traiettorie di un’architettrice del secondo Novecento
Tre architettrici, Sarah Catalano, Ernesta Caviola e Carla Zollinger, hanno orientato i loro percorsi di ricerca intorno all’opera dell’italo-brasiliana Lina Bo Bardi, architettrice del ‘900,
I loro diversi sguardi, l’originalità degli strumenti, i percorsi intellettuali differenti così come le modalità di approccio hanno permesso un approfondimento estremamente efficace del tema. Le ricerche di ognuna sull’opera di Lina Bo Bardi in Italia e in Brasile si sono mosse attraverso diversi ambiti: storico, produzione audiovisiva e indagine critica.
I diversi percorsi profondi si intersecano dando vita ad incontri e dialoghi, in particolare negli sguardi che indagano sulla traiettoria di Lina Bo Bardi in Italia verso le architetture costruite in Brasile, sul valore operativo e contemporaneo della sua opera e sulla importanza della sua scelta creativa in una professione segnata, ieri come ancora oggi, da una dimensione patriarcale.
Sarah Catalano, nata a Palermo nel 1980, è architettrice e Dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici. È una ricercatrice indipendente, interessata ai temi della Storia dell’Architettura moderna e contemporanea. Si occupa di studiare la figura di Lina Bo Bardi da oltre quindici anni, a partire dalla sua tesi di laurea Lina Bo Bardi architetto (1914-1992). Impegno editoriale e didattica discussa nel 2006 alla Facoltà di Architettura di Palermo e sostanziata dalla ricerca presso l’Instituto Lina Bo e P. M. Bardi di São Paulo. Questo lavoro è stato l’incipit di successivi approfondimenti divulgati attraverso pubblicazioni nazionali ed internazionali, conferenze, seminari e mostre. Con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia, nell’ambito del progetto “Lina Bo Bardi: una memoria che appartiene al nostro futuro”, ha pubblicato il volume Lina Bo. 1940-1946. Lina Bo [Bardi] in Italy.
Carla Zollinger è architettricePhD e professoressa di progettazione architettonica e urbanistica con una tesi di dottorato presso l’Universitat Politècnica de Catalunya su l’opera di Lina Bo Bardi a Bahia, in Brasile. Ha realizzato post-dottorato presso l’Università Federale di Bahia e Master in Architettura: Critica e Progetto presso l’Universitat Politècnica de Catalunya. Si è laureata in Architettura e Urbanistica presso l’Università Federale di Bahia includendo il programma Intercampus Studies/AL.E. Latin America-Spain presso l’Universidad Politécnica de Madrid. Nel 2024 ha vinto la borsa di studio in architettura della Reale Accademia di Spagna a Roma, sviluppando una ricerca sull’architettrici Lina Bo Bardi in Roma. Attualmente è direttrici di ricerca presso la Scola Superiore di Design LCI Barcelona e docente del programma Città e Urbanistica presso l’Universitat Oberta de Catalunya, tra le altre università. Ha insegnato architettura, storia e urbanistica all’Università di Girona, all’Elisava Barcelona School of Design, all’Universidade Federal da Bahia, all’Unifacs e all’UniRuy, dove è stata anche direttrici accademica della laurea in Architettura e Urbanistica. È stata invitata a tenere conferenze in università come l’Università di Yale, l’Istituto di Belle Arti di Vienna, la AA School, ed è stata curatrice su commissione per il L’Ordine di Architetti di Barcellona, il
Museu de Arte Moderna di Bahia e altri. Tra le sue pubblicazioni, il libro “Mirar, Cuidar y Regenerar: Lina Bo Bardi in Bahia” (CTAV Valencia, 2022), oltre ad articoli in riviste come Journal of Architecture.
Ernesta Caviola Il suo lavoro di ricerca si svolge attraverso la regia e la fotografia analogica a colori in banco ottico.
Architettrice è PhD con una tesi dal titolo “Il destino dell’architettura. La rivista Casabella 1930 – 1936. L’invenzione di un linguaggio per immagini.” Dal 20 maggio 2023 Ernesta Caviola è stata presente alla 18. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia. Gli architetti Alessandra Rampazzo e Marcello Galiotto, soci fondatori dello studio AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development www.amaa.studio hanno invitato l’autrice a collaborare con loro all’installazione di AMAA nella mostra principale, curata da Lesley Lokko e situata alle Corderie dal titolo “It’s Kind of a Circular Story”. L’opera fotografica originale che Ernesta Caviola ha creato per raccontare la sua esperienza del luogo ha esitato 6 fotografie analogiche a colori scattate in banco ottico esposte ora all’Arsenale. Nell’ottobre 2022 ha ricevuto il premio internazionale PIDA per la fotografia d’architettura. La sua personale “FLIRT” è stata presentata a Ischia (ottobre 2022) Napoli (novembre 2022) Genova (novembre 2022) Roma (febbraio 2023). Con il collettivo altro[D]OVE le foto di Ernesta Caviola sono state esposte a Torino nella cornice di Liquida Photofestival (maggio 2023). Le sue immagini fotografiche sono state pubblicate sulle maggiori riviste di settore e non, in Italia e all’estero. I suoi cortometraggi d’architettura, prodotti anche da AGI e da The Piranesi Experience sono stati selezionati nei festival internazionali. “Senza Orfeo” ha vinto la sezione Architettura del Athens International Short Film Festival Psarokokalo. Ha collaborato come consulente scientifico con Sarah Catalano alla mostra Lina Bo Bardi in Italia “Quello che volevo era avere Storia” a cura di Margherita Guccione tenutasi al MAXXI di Roma dal 19-12-2014 al 03-05-2015, suo è il corto “LINA” cuore della mostra. Ha curato una decina di monografie a carattere architettonico ed ha scritto articoli e saggi sulle trasformazioni dei codici in architettura. È socia fondatrice dell’associazione “Architettrici” che si occupa di veicolare il contributo femminile in architettura. I suoi video sono stati presentati nell’ambito della Biennale di Architettura 2021, grazie alla mostra “LOOKING FOR LINA” – a cura di Sarah Catalano ed Ernesta Caviola con Daniele Menichini – che è stata visitabile all’interno del Padiglione Italia “COMUNITÀ RESILIENTI” dal 24 agosto al 5 settembre 2021.