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Semplici formalità e altre storie di design

Gratuito

Mercoledì 17 maggio 2023, alle ore 14:30 presso l’Aula 5H (Dipartimento Architettura e Design Scuola Politecnica Università di Genova Stradone S. Agostino, 37 Genova), si terrà un nuovo appuntamento del ciclo Benvenuto Lectures a cura del DAD. La conferenza titolata Semplici formalità e altre storie di design sarà tenuta da Giulio Iacchetti.

Navigando su Instagram gli occhi raccolgono immagini edulcorate e photoshoppate di oggetti complessi, sospesi tra il mondo virtuale e reale, avanza in noi l’ipotesi che quelle distorsioni formali possano rappresentare l’unico futuro possibile per il progetto della forma. Progettare invece è un’attitudine alla sintesi: i designer dovrebbero essere capaci di ispirarsi a comunità di oggetti piacevolmente minimi, riconducibili a geometrie semplificate. Questi oggetti possiamo trovarli nelle case di ognuno di noi, presenze utili e umili, delle solide conferme che il buon design è una sintesi di valori. È necessario riflettere anche attorno a questi oggetti e dedicare loro un pensiero di gratitudine creandovi un vuoto attorno, incorniciandoli con un pensiero dedicato.

L’evento è valido 2 CFP in autocertificazione (firma obbligatoria in loco).

Giulio Iacchetti, industrial designer dal 1992, oltre a progettare per diversi marchi è direttore artistico di Abet Laminati e Dnd handles. Tra i suoi caratteri distintivi ci sono la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali. Con Moscardino, posata multiuso biodegradabile, disegnata con Matteo Ragni per Pandora Design vince nel 2001 il Compasso d’Oro. Nel 2009 è stato insignito del Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana per il progetto Eureka Coop, con cui ha portato il design nella grande distribuzione organizzata. Da sempre attento all’evoluzione del rapporto tra realtà artigiana e design, nel novembre 2012 lancia Internoitaliano, con cui firma e produce arredi e complementi ispirati al fare e al modo di abitare italiano. Nel 2014 vince il suo secondo Compasso d’Oro per la serie di tombini Sfera, disegnata con Matteo Ragni per Montini.

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