Memoria e architettura. “Alessandro Rimini. Storia di un architetto”
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In occasione del Giorno della Memoria 2025, domenica 26 gennaio, alle ore 21, al Cinema Sivori di Salita Santa Caterina, 2 sarà proiettato “Alessandro Rimini. Storia di un architetto” di Davide Rizzo (2023), film documentario che ricostruisce il lavoro di Rimini, prodotto dall’Ordine degli Architetti di Bologna nell’ambito di Architecture and Remembrance, progetto di studi sulla persecuzione degli ebrei in Europa. Seguirà la proiezione di “Lettere dall’Archivio | Storie di architetti e ingegneri ebrei vittime delle Leggi razziali a Bologna” (2021) documentario, sempre a firma di Rizzo, che racconta dei professionisti ebrei bolognesi che subirono le conseguenze delle leggi razziali. Seguirà il dibattito con Marco Filippucci, presidente OABO moderato da Andrea Michelini, vicepresidente FOAGE.
L’evento – gratuito e valido 2 CFP per gli architetti – è a cura della Fondazione Ordine Architetti di Genova ed è patrocinato dalla Comunità Ebraica di Genova e dal Centro Culturale Primo Levi.
Una storia di discriminazione e rimozione quella di Alessandro Rimini, architetto e pittore ebreo a cui le leggi razziali strapparono la paternità di opere come il primo grattacielo di Milano (oggi Torre San Babila) o l’Ospedale Cardarelli di Napoli. Il documentario, ricostruendo i suoi lavori, vuole restituire al progettista una dignità umana e professionale.
“Lettere dall’Archivio | Storie di architetti e ingegneri ebrei vittime delle Leggi razziali a Bologna” segue invece le vicende personali e professionali di Enrico De Angeli, Giulio Supino e Guido Muggia, allontanati dalla professione in seguito alla promulgazione delle leggi razziali del 1938 ed è frutto di ricerche presso vari enti archivistici locali, supportate da testimonianze di studiosi, di eredi e conoscenti dei protagonisti.
“Architecture and Remembrance” è l’iniziativa culturale coordinata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, frutto della partnership tra gli Ordini degli architetti di Milano, Bologna, Ferrara e Roma, insieme a tre istituzioni culturali quali la Fondazione CDEC – Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, la Fondazione MAXXI di Roma e l’Università Comenius di Bratislava – Ukba. Nell’ambito del progetto, ciascun partner ha sviluppato una proposta di ricerca e divulgazione del tema secondo la propria sensibilità e attitudine e l’Ordine Architetti Bologna, sulla scorta dell’esperienza maturata con il film documentario “Lettere dall’Archivio – storie di architetti ed ingegneri ebrei vittime delle Leggi razziali a Bologna”, ha prodotto “Alessandro Rimini – storia di un Architetto”.
Alessandro Rimini (Palermo 1898 – Genova 1976) è una figura paradigmatica delle privazioni sofferte dai professionisti di origine ebraica a causa delle leggi razziali. Architetto di valente capacità professionale, a Milano progetta nel 1935 la Torre Snia Viscosa in Piazza San Babila, il primo grattacielo della città, oltre a numerose sale cinematografiche tra cui il cinema Colosseo. E proprio nel cantiere del Colosseo viene arrestato nel 1944, mentre sovrintendeva, sfidando i divieti, ai lavori di ripristino dopo uno dei numerosi bombardamenti che colpirono la città. Tradotto nel campo di prigionia di Fossoli, riesce a fuggire durante il trasferimento verso i lager tedeschi. Vive poi in clandestinità sotto il falso nome di Guido Lara, lavorando nell’anonimato e ricorrendo ad altri professionisti per potere realizzare alcune sue opere. Nel dopoguerra riprende l’attività professionale, che interrompe nel 1956 ritirandosi a Rapallo, dove si dedica alla pittura, sua grande passione fin dagli studi giovanili all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
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