Come si muove la città del futuro? È la domanda a cui cercherà di rispondere Federico Parolotto di MIC – Mobility in chain nella conferenza che inaugurerà il nuovo ciclo di incontri a cura della Fondazione Ordine Architetti di Genova. Ridistribuzione dello spazio, orari flessibili, smart working sono alcune delle soluzioni di cui si parlerà nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.
L’arrivo del COVID‐19 ha destabilizzato il nostro modo di intendere la città e il nostro modo di abitarla. L’emergenza sanitaria non deve però far dimenticare che la vera sfida da affrontare è quella dell’emergenza climatica. Durante la pandemia, molte città hanno dovuto rispondere al rischio di cambio modale dovuto alla riduzione dell’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico a favore della mobilità individuale, con un potenziale ricorso massiccio all’uso dell’automobile privata. L’utilizzo della sola automobile in città non è auspicabile, non solo per questioni ambientali e di qualità urbana, ma è anche controproducente per un ritorno a un funzionamento “normale” della città.
La crisi del COVID-19, pur nella sua dimensione tragica e distruttiva, rappresenta una grande opportunità per poter accelerare fenomeni già in atto, come la redistribuzione spaziale delle parti centrali della città, o attivarne altri, come la distribuzione su fasce temporali ampie dei flussi delle ore di punta. Ma è anche e soprattutto l’occasione per sperimentare sul campo e su vasta scala soluzioni innovative, come lo smart working, che incidono, riducendola, sulla domanda di mobilità. Occorre adesso prendere queste tre componenti e costruire una visione per un futuro che consenta al Paese, e in modo particolare a un Nord Italia così gravemente afflitto da problematiche relative ai livelli di inquinamento dell’aria, una mobilità sostenibile.
Anche in una fase post COVID-19 occorrerà ottimizzare l’uso delle nostre infrastrutture esistenti, sia su ferro che su strada. Lo smart working risulta essere la soluzione in assoluto più interessante e quindi l’idea di una società fortemente connessa ma meno mobile non è assolutamente necessaria. Dovremo comunque continuare a puntare alla messa in coerenza dei sistemi di trasporto pubblico di massa e le porzioni di città densa. Il trasporto pubblico era e resta la soluzione preferibile per i processi di decarbonizzazione.
Federico Parolotto è stato coinvolto in numerosi e importanti progetti di pianificazione urbana in tutto il mondo. Ha collaborato con studi come Foster+Partners, OMA, UNstudio, KPF e altri noti studi su diversi progetti innovativi. È stato relatore in numerosi eventi internazionali tra cui la conferenza Greenbuild (Boston), Ecological Urbanism (Harvard University, Cambridge) nel 2009 e l’Helsinki Design Lab nel 2010, Superurbano Conference a Padova nel 2011; Moscow Biennale; SPIEF a San Pietroburgo; World City Forum a Napoli e Connect Ideas Maximize Impact a Stuttgart. Nel 2011 ha co-fondato Flow(n) – MIC research unit. Dal 2012 è membro del comitato scientifico per il nuovo Master Plan del trasporto sostenibile di Milano.