Da sempre è acceso il dibattito tra i fautori di chi ritiene che il peso della storia sia cristallizzato nelle pietre degli edifici e quindi inviolabile e chi, per contro, ritiene che proprio la storia degli edifici e delle città segua trasformazioni legate a diverse contemporaneità. Dibattito quanto mai attuale in un periodo che vede l’alienazione di parti consistenti del patrimonio statale con le problematiche legate al loro riuso/restauro/rifunzionalizzazione, e contemporaneamente la perdita, a causa di eventi catastrofici, di parti consistenti del patrimonio architettonico – borghi, città storiche – e le tematiche legate ai modi della conservazione/ricostruzione.
Gonçalo Byrne ha insegnato in molte università, in Portogallo e all’estero, ed è da annoverare tra gli architetti portoghesi che hanno consentito il rinnovamento dell’architettura del loro paese favorendone l’affermazione sulla scena internazionale. E’ autore di molti progetti a scala urbana e paesaggistica, e di recupero e trasformazione del patrimonio storico che hanno avuto importanti riconoscimenti per la loro qualità culturale e architettonica. Ha ottenuto il Premio Arquitectura A.I.C.A/S.E.C, la Medaglia d’Oro dell’Accademia di Architettura di Francia e il Piranesi/Prix de Rome.