Bisanzio, Costantinopoli, Stambul, Istanbul, sono decine i modi di nominare una delle metropoli più dense e universali della storia dell’uomo. Asse geografico, ambientale, culturale, sociale, politico che per oltre duemila anni è stata comparabile a Roma per valore simbolico e valore strategico. Insieme metropoli dalle sue origini e laboratorio urbano che ne ha accompagnato la metamorfosi sino al XX secolo e a una contemporaneità che la vede popolata da oltre 18 milioni di abitanti. Istanbul è ancora quella città-mondo e insieme è un luogo in cui osservare il paesaggio metropolitano cambiare con una radicalità che hanno poche regioni urbanizzate. Per questo è utile interrogare Istanbul leggendo con attenzione le tracce di una storia urbana e architettonica così attuale.
Istanbul: città mondo a cura di Luca Molinari, professore ordinario Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale – Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, è il primo appuntamento del ciclo Mutazioni_Città al bivio per il nuovo Secolo a cura di Carmen Andriani e Manuel Gausa, organizzato dal Dipartimento Architettura e Design (DAD) dell’Università di Genova e da ADD Genova – Corso di Dottorato in Architettura e Design, in collaborazione con la Fondazione Ordine Architetti di Genova.
Luca Molinari, architetto, critico e teorico dell’architettura, classe 1966, vive a Milano ed è professore ordinario presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Curatore di mostre ed eventi in Italia e all’estero, collabora come consulente alla qualità dell’architettura con numerosi enti pubblici e privati. Nel 2014 ha aperto Luca Molinari Studio. Ha collaborato con Lotus, Abitare, Domus, Archis, L’architecture ‘aujourd’hui, A+U, il Corriere della Sera, La Stampa e L’Espresso. Dal 2018 è Direttore Editoriale della rivista d’architettura Platform. Dal 1995 è responsabile editoriale per il settore Architettura e Design della casa editrice Skira. Tra il 2001 e il 2004 è stato responsabile scientifico per l’architettura e l’urbanistica della Triennale di Milano. Nel 2010 ha curato il Padiglione Italiano in occasione della XII Biennale di Architettura Venezia. Dal 2012 al 2018 è stato membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del MiBAC. Ha ricevuto il Premio ‘Ernesto Nathan Rogers’ per la critica e la comunicazione d’architettura della X Biennale d’Architettura e l’UIA Jean Tschumi Prize for Critic. Tra le sue ultime pubblicazioni: Dismisura (2019), Le case che siamo (2017), la curatela del volume Divina sezione. L’architettura italiana per la Divina Commedia, il libro a fumetti Architettura della felicità. Futuro come sostanza di cose sperate (2019), firmato insieme a Raul Pantaleo e Marta Gerardi.